La segreteria regionale dell'Osapp
(Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria) ha
indetto lo stato di agitazione del personale della casa
circondariale di Trento per protestare contro la cronica carenza
di risorse umane. L'organizzazione sindacale chiede una "urgente
rideterminazione della pianta organica del personale", che ora
risulta composto di 160 unità, e una "rideterminazione della
capienza ricettiva della struttura, progettata per una portata
di 240 detenuti e non certamente in grado, per spazi e
logistica, di ospitarne quasi 400".
Oltre a porre sul tavolo il problema del rapporto tra
personale e carcerati, l'Osapp chiede anche una "maggiore
interazione con l'area sanitaria in merito alla presa in carico
di quei soggetti con disagio psichico e maggiore collaborazione
istituzionale". Viene richiesto anche di trasferire "quei
reclusi che si sono distinti per gravi delitti che hanno turbato
l'ordine e la sicurezza interna in ossequio alle vigenti
normative/circolari, anche al fine di ripristinare condizioni
lavorative più consone". A preoccupare l'Organizzazione
sindacale, infine, c'è anche l'avvicendamento nella carica di
comandante di reparto. L'Osapp auspica che "l'istituto non resti
senza una figura apicale di valore e di profilo dirigenziale".
Struttura che - ricorda ancora l'organizzazione in una nota - è
"già priva della figura di vice comandante e di altro
funzionario del corpo".
Nel frattempo, questo pomeriggio alle 14.30 è previsto un
incontro nella sede della Provincia di Trento tra le
organizzazioni sindacali e il presidente Maurizio Fugatti, a cui
sarà presente anche il sottosegretario alla giustizia Andrea
Ostellari.
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