Monsignor Giancarlo Bregantini,
arcivescovo emerito di Campobasso-Bojano, ha partecipato questa
mattina alla messa crismale che si è svolta nel Duomo di Trento.
Circa 200 i preti che hanno preso parte alla celebrazione. Oltre
all'arcivescovo di Trento Lauro Tisi, era presente anche
l'arcivescovo emerito di Trento monsignor Luigi Bressan, che
quest'anno festeggia il 60/o anniversario di ordinazione
presbiterale e il 35/o di ordinazione episcopale.
Monsignor Bregantini, che il 7 aprile festeggerà il 30/o
anniversario di ordinazione episcopale, sarà presente in
cattedrale anche domani, Venerdì Santo, per la celebrazione
della passione e morte di Gesù di cui curerà la meditazione, che
inizierà alle 15.
Nell'omelia l'arcivescovo Tisi ha esordito citando la
"bestia dell'Apocalisse, che esercita un potere contrario a
quello di Dio, contraddistinta solo da un numero e non da un
nome. Cosa significhi lo abbiamo visto tragicamente nei campi di
concentramento, dove milioni di uomini marchiati dal numero sono
stati annientati, ma lo continuiamo a vedere oggi in interi
popoli che vivono come in un campo di concentramento sotto le
bombe, nella fame e nella povertà; nel volto dei migranti che
vengono contati per numero ma il loro nome è dimenticato e
scompare spesso nelle acque del Mediterraneo".
"Quello che è più tragico - ha aggiunto monsignor Tisi - è
che nel nostro sistema la logica del numero ha il sopravvento" e
"l'uomo è ridotto a funzione e operatività". "Dio a differenza
della bestia, ha un nome e chiama per nome".
Monsignor Tisi ha rivolto un appello al clero trentino:
"Facciamoci aiutare dalle nostre comunità, dalla storia di
bellezza umana e credente che le abita. Raccolgo apprezzamento e
stima nei vostri confronti, la gratitudine per una parola
sussurrata in un momento di malattia, per la vicinanza delicata
nei momenti di fatica, per l'impegno a costruire percorsi di
fraternità".
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