Per la prima volta, la Provincia
di Bolzano parteciperà come parte civile ad un processo per
femminicidio, quello per la morte, avvenuta lo scorso anno a
febbraio, della 39enne Sigrid Gröber a Merano, che riprende
domani a Bolzano.
Al dibattimento, che riprenderà domani, la Provincia sarà
rappresentata dall'avvocato Lukas Plancker. La costituzione di
parte civile è stata decisa sulla base dell'articolo 3 della
legge provinciale sulla prevenzione della violenza (legge
13/2021), secondo il quale la Provincia "ha facoltà di
intervenire come parte civile nei procedimenti penali per
femminicidio, maltrattamenti dei familiari e delle persone
conviventi, violenza sessuale, stalking e altri atti di violenza
contro le donne (ad eccezione dei procedimenti penali per
violenza e molestie sul luogo di lavoro, per i quali interviene
il Consiglio provinciale per le pari opportunità), destinando
gli eventuali danni a progetti di prevenzione della violenza
contro le donne".
Nella sua richiesta, l'avvocato Plancker ha elencato le
misure con cui la Provincia promuove la protezione contro gli
atti di violenza di genere, anche attraverso il servizio di
rifugio per le donne, iniziative come il progetto Erika o il
protocollo Zeus o attraverso benefici finanziari come il
contributo di solidarietà per coprire le spese di assistenza
legale o l'esenzione dal ticket per le prestazioni sanitarie.
Questo impegno, le iniziative e le spese della Provincia
nell'ambito della prevenzione della violenza di genere, nonché
il fatto che la Provincia stessa abbia subito un danno
d'immagine, hanno portato alla decisione di ammetterla come
parte civile. La Provincia chiede un risarcimento di 50.000
euro. "Resta da vedere come si svilupperà il processo, ma
abbiamo compiuto un passo importante, se non storico, con
l'ammissione come parte civile", sottolinea Lukas Plancker. In
passato, Comuni e Regioni sono già stati ammessi come parti
civili in un processo per omicidio di donne; la Provincia di
Bolzano lo ha chiesto per la prima volta.
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