"Brindisi, Ledro (Trento), San
Giorgio a Liri (Frosinone), Carpenedolo (Brescia) e San Marco
Evangelista (Caserta): cinque luoghi di lavoro e cinque
inaccettabili morti in una settimana": lo denuncia la Cub in
attesa dei risultati delle indagini per "appurare il rispetto, o
meno, delle regole sulla sicurezza" chiedendo "pene certe per
gli imprenditori inadempienti".
"La Confederazione Unitaria di Base da anni si batte per
l'introduzione del reato di 'omicidio sul lavoro' con adeguate
sanzioni penali e pecuniarie per le imprese manchevoli nel
rispetto delle regole sulla sicurezza - afferma il segretario
nazionale Marcelo Amendola -. Imprese che dovrebbero essere
chiuse nell'eventualità di incidenti gravi, ma senza che i
dipendenti ci rimettano lo stipendio, per essere riaperte solo
se tutte le norme vengono rispettate. Il Governo parla di
patente a punti per gli imprenditori, di crediti da esibire in
caso di controlli, che però sono tuttora irrisori rispetto
all'enorme numero di aziende e cantieri piccoli, medi e grandi
dove, quasi quotidianamente, dobbiamo tristemente aggiornare il
numero di decessi o infortuni gravi di lavoratori".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA