La maggioranza x-small in Consiglio provinciale a Bolzano, dopo l'uscita dalla coalizione di Andreas Leiter-Reber (ex Freiheitlichen), ha retto il primo test in aula. Sono infatti passati i due candidati della maggioranza per la Commissione paritetica Stato-Provincia, la cosiddetta Commissione dei sei. Sia il senatore Meinhard Durnwalder per il gruppo linguistico tedesco che il consigliere Angelo Gennaccaro per quello italiano hanno ricevuto 18 voti, ovvero uno più del previsto, mentre i candidati dell'opposizione Oskar Peterlini e Giuliana Dragogna si sono fermati a 15. Per il momento non è chiaro chi dell'opposizione abbia aiutato la maggioranza.
La coalizione ha rischiato di andare "sotto" già all'appello dei consiglieri presenti perché l'assessore Luis Walcher non è presente per malattia, ma anche Renate Holzeisen, dell'opposizione. E' stato subito rinviato il primo ordine del giorno, ovvero la nomina delle commissioni legislative, perché la maggioranza non dispone di abbastanza consiglieri per coprire tutti i ruoli necessari. Sven Knoll della Sued-Tiroler Freiheit ha criticato che in questo modo "il consiglio provinciale non è operativo perché la sua funzione è approvare leggi". In risposta il governatore Arno Kompatscher ha sottolineato che l'impasse non riguarda la giunta ma la composizione del consiglio e che l'opposizione finora non ha voluto trovare una soluzione sensata alle proposte della maggioranza.
E' stato Andreas Leiter-Reber, che solo lunedì aveva rotto con la coalizione e il suo ormai ex partito Freiheitlichen, a votare con la maggioranza per impegni presi prima dello strappo. Leiter Reber aveva infatti annunciato un'opposizione "costruttiva".
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