Dopo la rissa dello scorso 29
dicembre, la compagnia dei carabinieri di Trento ha predisposto
dei servizi in borghese in aggiunta ai controlli ordinari.
L'obiettivo - informa l'arma - è di identificare le persone che
possono rappresentare un rischio per la sicurezza e l'incolumità
della cittadinanza e che spesso riescono a sottrarsi alla
vigilanza delle pattuglie in uniforme.
Grazie ai nuovi controlli, negli ultimi giorni sono stati
effettuati due arresti in flagranza, di cui uno per spaccio e
l'altro per ingresso illegale in Italia.
Nel primo caso si è trattato di un cittadino tunisino di 35 anni, senza fissa dimora, visto a cedere dello stupefacente e trovato in possesso di 15 dosi di cocaina e 14 di hashish.
L'uomo è stato condannato
per direttissima ad un anno di reclusione dal Tribunale di
Trento. Nel secondo caso, è stato individuato un cittadino
tunisino di 27 anni espulso nel 2019 e trasferito in caserma in
attesa del processo. Infine, un altro cittadino tunisino di 23
anni è stato denunciato per ricettazione, perché trovato in
possesso di una giacca appena rubata.
I servizi in borghese avvengono nelle fasce orarie più
sensibili e nelle zone più esposte a fenomeni di degrado e
illegalità, tra cui piazza Santa Maria Maggiore. Tre pattuglie
di carabinieri in abiti civili si muovono a piedi alla ricerca
di persone sospette, supportate da pattuglie in auto.
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