"Sono molto rattristato dalla
richiesta di archiviazione dell'ultima inchiesta sul delitto di
via Poma, richiesta avanzata dallo stesso pubblico ministero
Gianfederica Dito. Sono anche vicino alla famiglia Cesaroni e a
chi - dal marzo 2022 sino a oggi - l'ha aiutata e supportata
nella ricerca della verità, a trentatré anni dai fatti": lo
dichiara il giornalista e scrittore Paolo Cagnan, vicedirettore
di Nord Est Multimedia e autore di un recente libro "Anatomia di
un serial killer" (Athesia) in cui ipotizzava che a uccidere
Simonetta Cesaroni potesse essere stato Marco Bergamo,
conosciuto come il mostro di Bolzano, condannato all'ergastolo
per l'uccisione di cinque donne e morto per malattia nel 2017.
"Non rilancio la mia tesi nel momento in cui l'inchiesta,
invece che allargata a questo scenario, viene mestamente chiusa.
Mi spiace solo che i materiali forniti alla procura di Roma non
abbiano avuto alcun seguito. Io resto convinto che il delitto di
via Poma porti la firma di un serial killer", conclude Cagnan.
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