Ammonta a 6,7 milioni di euro il
danno causato all'Erario da sette tra dirigenti e funzionari
dell'Azienda Sanitaria dell'Alto Adige, destinatari di un invito
a fornire deduzioni emesso dalla Procura Regionale della Corte
dei Conti alla sede di Bolzano a conclusione di un'attività
istruttoria affidata al Nucleo di Polizia Economico Finanziaria
della Guardia di Finanza del capoluogo. L'indagine, che ha avuto
anche recenti risvolti giudiziari presso la locale Procura della
Repubblica, con la richiesta di rinvio a giudizio di alcuni
dirigenti in posizione apicale nell'Azienda sanitaria
altoatesina, riguarda il cosiddetto scandalo delle mascherine
cinese risultate poi non idonee.
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