Il vetro per la maggior parte delle
persone è solo una cosa trasparente e fragile. Per i fisici è
molto di più. Lo descrivono come un materiale elastico e
duttile, ovvero capace di deformarsi plasticamente sotto un
carico prima di giungere alla rottura. Da decenni sono impegnati
nello studio della transizione vetrosa per scoprire ogni
dettaglio del processo che avviene tra stato liquido e solido.
Proprio il vetro ha fatto la parte del leone al quindicesimo
congresso internazionale sui sistemi complessi (International
Workshop on Complex Systems), ad Andalo, in Trentino, che ha
spaziato dalla biofisica alla materia soffice, dall'acqua ai
sistemi biologici.
Per quattro giorni circa 110 partecipanti, di cui solo il 30%
dall'Italia, hanno seguito più di 70 presentazioni orali e una
quarantina di poster nell'ambito di tredici sessioni. Una delle
relazioni è stata tenuta da Stephen Elliott (Università di
Cambridge), tra le personalità più accreditate nella comunità
scientifica per la fisica dei vetri.
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