"Non voglio dare lezioni a
nessuno, né chiamare in causa altri all'infuori di me e della
realtà ecclesiale, ma a chi ha una responsabilità pubblica dico
che aprire le porte sulla realtà è un atto di rispetto". Lo dice
l'arcivescovo di Trento Lauro Tisi sul tema dei migranti.
L'arcivescovo invita a non "giocare a rimpiattino o allo
scaricabarile". "I problemi - afferma - non li si affronta
scappando". "Parliamo di migranti - afferma l'arcivescovo Tisi -
ma abbiamo imparato che hanno un nome ed un cognome. Non si
tratte di sigle o problemi, ma di volti e storie con i quali ci
si confronta". L'arcivescovo, infine, avverte a dare uno sguardo
anche sul futuro "tra qualche tempo - dice in una intervista al
Corriere del Trentino - dovremo confrontarci con tutti coloro
che non hanno ottenuto lo status di rifugiato".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA