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Il Dante di Pupi Avati, ragazzo in amore come tanti

Il Dante di Pupi Avati, ragazzo in amore come tanti

Arrivano prime immagini trailer del film in sala a settembre

ROMA, 30 maggio 2022, 13:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Nei miei tanti film ho raccontato quanto possa essere eccezionale, addirittura eroica, la normalità degli esseri umani. Ora invece ho cercato di dire che, per quanto sublime, il genio condivide, come farebbe ognuno di noi, le angustie che ci riserva la vita. Poter narrare Dante Alighieri per la sua umanità, è stato quel dono che attendevo da vent'anni ". Così Pupi Avati, 83 anni, parla del suo sogno a lungo inseguito e ora diventato realtà: fare un film su DANTE.
    Un'impresa da far tremare i polsi a chiunque e di cui si vedono finalmente le prime immagini nel trailer del film che uscirà a settembre con 01.
    E fa bene Pupi Avati a precisare che ha voluto raccontare Dante nella sua umanità, perché è proprio quello che colpisce di più nel trailer. Ovvero un Dante giovane (Alessandro Sperduti), pieno di contenuto e commosso entusiasmo, che guardando la sua divina Beatrice declama i famosi versi: "Tanto gentile e tanto onesta pare la donna mia, quand'ella altrui saluta, ch'ogne lingua devèn, tremando, muta, e li occhi no l'ardiscon di guardare". Siamo nel settembre del 1350 e a raccontare la storia del Divin poeta (da anziano è interpretato da Giulio Pizzirani) è Giovanni Boccaccio (Sergio Castellitto), suo biografo, che viene incaricato di portare dieci fiorini d'oro come risarcimento simbolico a Suor Beatrice, figlia di Dante Alighieri, monaca a Ravenna nel monastero di Santo Stefano degli Ulivi. Nel suo lungo viaggio Boccaccio oltre alla figlia incontrerà chi, negli ultimi anni dell'esilio ravennate, diede riparo e offrì accoglienza al sommo poeta e chi, al contrario, lo respinse e lo mise in fuga. Ripercorrendo da Firenze a Ravenna una parte di quello che fu il tragitto di Dante, sostando negli stessi conventi, negli stessi borghi, negli stessi castelli, nello spalancarsi delle stesse biblioteche, nelle domande che pone e nelle risposte che ottiene, Boccaccio ricostruisce la vicenda umana di Dante, fino a poterci narrare la sua intera storia.
   

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