Aveva trovato rifugio in un
cassonetto della carta per passare la notte, il giovane somalo
trovato senza vita il 28 marzo in un container all'interno di
una ditta di recupero rifiuti a Empoli (Firenze). La conferma è
arrivata dalle immagini di videosorveglianza cittadine,
visionate dai carabinieri, che hanno ripreso il giovane mentre
entra in un cassonetto della differenziata a Firenze, in zona
Gavinana, la sera del 27 marzo. Successivamente, alle prime ore
del mattino, un camion compattatore svuotò il cassonetto dove si
trovava il giovane, portando il carico fino all'azienda di
stoccaggio e riciclo dei rifiuti a Empoli dove un gruista scoprì
il cadavere.
Le immagini delle telecamere pubbliche riprendono il giovane
mentre, intorno alle 23.45 del 27 marzo entra in un cassonetto
della carta in piazza cardinale Elia dalla Costa, per poi non
uscirne più. Si vede che poco prima delle 6 un camion
compattatore di Alia vuota il contenuto del cassonetto e
prosegue il suo giro, per poi conferire il suo carico alla Metal
Carta di Empoli. In base ai primi esiti dell'autopsia, disposta
dal pm Antonino Nastasi, il decesso del giovane somalo sarebbe
avvenuto per schiacciamento. Il decesso dunque, secondo gli
elementi finora raccolti dai militari, sarebbe avvenuto a causa
della compressione subita all'interno del tir. A trovare il
cadavere è stato la mattina del 28 marzo un operaio della ditta,
addetto a manovrare il braccio meccanico dotato di pinza che
serve a spostare il carico del container. L'addetto avrebbe
raccontato che in un primo momento avrebbe scambiato il corpo
senza vita del giovane per un fantoccio, un manichino. Però alla
vista della sagoma ha subito bloccato la manovra, andando a
controllare e facendo la tragica scoperta. Il deceduto, noto
alle forze dell'ordine con molti alias, di età compresa tra 20 e
27 anni, non aveva con sé né denaro né documenti o altri effetti
personali, ad eccezione di un foglio che attestava l'ultimo
controllo di polizia avvenuto a suo carico poche ore prima,
intorno alle 23 di domenica a Firenze nella zona di Novoli. In
Italia dal 2013 e senza permesso di soggiorno dal 2019, era noto
alle forze di polizia per piccoli precedenti.
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