Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Vino, in etichetta Chianti classico anche nome borghi e frazioni

Terra e gusto

Vino, in etichetta Chianti classico anche nome borghi e frazioni

Per valorizzare identità e legame con il territorio

BARBERINO TAVARNELLE (FIRENZE), 16 giugno 2021, 15:35

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Una suddivisione del territorio di produzione del Chianti classico in aree più ristrette e dotate di maggiore omogeneità, per arrivare ad indicare in etichetta il nome del borgo o della frazione dove il vino ha origine. E' la novità introdotta dal consorzio del Chianti classico con una modifica al disciplinare approvata oggi a larga maggioranza dall'assemblea dei soci con l'obiettivo di valorizzare ancor di più le caratteristiche distintive dei vini del Gallo nero e la loro territorialità.
    Vengono così introdotte le 'Unità geografiche aggiuntive' (Uga), possibilità prevista dalle normative nazionali e europee per i vini Dop. Sono state perciò individuate e delimitate alcune aree all'interno della zona di produzione del Chianti Classico, spiega una nota, distinguibili in base a criteri specifici quali riconoscibilità enologica, storicità, notorietà e significatività in termini di volumi prodotti: Castellina, Castelnuovo Berardenga, Gaiole, Greve, Lamole, Montefioralle, Panzano, Radda, San Casciano, San Donato in Poggio (comprensivo dei territori di Barberino Tavarnelle e Poggibonsi), Vagliagli.
    Il consorzio sottolinea che in questa prima fase le Uga saranno applicate solo alla Gran Selezione, con la disponibilità e l'apertura all'utilizzo in futuro anche per le altre due tipologie, Chianti classico e Riserva. "E' il territorio che fa la differenza: è da sempre uno dei nostri motti preferiti - osserva Giovanni Manetti, presidente del Consorzio -. Quello del Chianti classico è un territorio davvero unico" e "il vino rispecchia il territorio come un'immagine fotografica in negativo, e per questo è così importante sia preservare il suo contesto ambientale e paesaggistico che poterlo raccontare al consumatore, nelle sue varie sfaccettature, anche attraverso l'etichetta". Approvata anche una seconda modifica al disciplinare per quanto riguarda l'uvaggio del Chianti classico Gran Selezione, aumentando dall'80 al 90% la percentuale minima di Sangiovese, e eliminando in caso di blend l'utilizzo dei vitigni internazionali a bacca rossa. Resta invece possibile impiegare vitigni autoctoni, fino al 10%.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza