"Ho avuto comunicazione dal
ministro Speranza che la Toscana è in zona rossa. Provo sorpresa
e di amarezza perché vedevo che negli ultimi giorni i dati
tendevano a un lieve miglioramento. Sono uomo delle istituzioni
e rispetterò quanto deciso dal governo. Sono sorpreso e
amareggiato perché i dati valutati dal Cts vanno dall'1 all'8 di
novembre. Oggi la Toscana si trova davanti una situazione di
lieve miglioramento. Sono convinto che ce l'avremmo potuta fare
anche senza dover passare a zona rossa". Così il presidente
della Regione Toscana Eugenio Giani nel corso di una diretta
Facebook.
"Subire provvedimenti molti restrittivi per dati acquisiti
dall'1 all'8 novembre non so se sia la cosa migliore - ha
aggiunto Giani -. Oggi in Toscana il dato Rt è in graduale
appiattimento. Dall'1 all'8 è cresciuto e dal 9 novembre i dati
sono leggermente discendenti, tendenti alla stabilizzazione. Ci
siamo impegnati per gli alberghi sanitari, per offrire altri 750
posti Covid per alleggerire gli ospedali. Abbiamo dati positivi
per il tracciamento: con i 500 assunti nell'Asl Toscana centro
il tracciamento dei contattati è al 71%, sulla costa siamo al
46% e addirittura al 97% nell'Asl Toscana sud est. Nel complesso
il 65% dei positivi è tracciato nei contatti che ha avuto". Il
governatore ha ricordato che "abbiamo superato il muro dei 18500
tamponi giornalieri, di questi il 13,5% è risultato positivo. Il
2 di novembre era il 16,72%. Questo è un dato di tendenza che
mostra che il contagio, anche se leggermente, si allenta. Per
quanto riguarda i contagiati il 30 ottobre erano 2700, oggi
2478. Dopo una forte sofferenza di tutti i dati tendevano a una
graduale stabilizzazione e quindi un miglioramento".
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