"Se la burocrazia con le sue
terribili leggi inerziali, non cede il passo a pronti interventi
di riassetto idrologico del nostro territorio a partire da
Montenero e Valle Benedetta, potremo presto rivedere un'alba
piangente come quella del 10 settembre". Così il vescovo di
Livorno Simone Giusti, nell'omelia ai funerali in Duomo delle
quattro vittime della famiglia Ramacciotti.
"Ma il torrente e la pioggia esagerata sono i colpevoli? Ma
ciò non doveva succedere - ha detto Giusti -, l'invaso era stato
costruito proprio lì perché si riteneva impossibile potesse
esondare". "L'uomo crede di poter tutto prevedere ma sovente si
trova davanti all'imprevedibile e tutto ciò purtroppo non è
privo di conseguenze: quanto dolore oggi e per chissà quanti
anni e in quante persone. Con umiltà e forte determinazione
questa protervia umana deve cedere il passo all'umiltà e a
concreti piani di evacuazione per aree a rischio esondazione".
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