Le risultanze processuali "non
consentono di ritenere raggiunta la prova dell'effettiva
verificazione dell'omicidio". E' quanto si legge nelle
motivazioni, depositate oggi, della sentenza con cui il gip di
Pisa il 6 marzo scorso ha prosciolto Antonio Logli, marito di
Roberta Ragusa, la donna scomparsa dal 13 gennaio 2012, da San
Giuliano terme (Pisa) dall'accusa di aver ucciso la moglie e di
averne distrutto il cadavere. Per il gip quelle contro il marito
sarebbero "testimonianze deficitarie".
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