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In evidenza
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Le donne sono davvero in crisi? "È la
domanda da sciogliere: lo scopriremo insieme a scrittrici,
giornaliste, autori, donne, ma anche uomini, giovani e meno
giovani, artisti e non solo, per raccontare pezzi di attualità e
di vita, del mondo dell'universo femminile, colonna della nostra
società, capace di stare in ascolto, catturare i cambiamenti ed
essere memoria". Piero Chiambretti is back: torna in Rai, da
dove tutto era iniziato, con il suo nuovo show, Donne sull'orlo
di una crisi di nervi, in onda dal 14 maggio in prima serrata su
Rai3. Un ritorno che, dopo l'addio a Mediaset dopo 15 anni
(altri 5 a La7), ha fatto notizia in un momento delicato:
"Diciamo che trovo una Rai sull'orlo di una crisi di nervi. Ma
siamo onesti, in questa azienda, dove sono voluto fortemente
rientrare, certe dinamiche si sono sempre verificate, a seconda
del momento e dell'aria che tirava". "Mancavo da questa azienda
da ventidue anni - precisa in una conversazione con l'ANSA il
conduttore torinese, mentre è in viaggio in auto con un amico e
scherza perché sono finite le caramelle. Il nuovo programma, una
produzione della direzione Intrattenimento di Prime Time, parla
all'universo femminile, o cerca di comprenderlo? "Entrambe le
cose, ma all'interno di un solo spazio. Non è detto che ci debba
essere un solo filo conduttore, si può partire da un argomento e
finire con l'approfondire o mandare messaggi diversi. Io sono
fermamente convinto che il mondo delle donne sia più
interessante e vasto di quello degli uomini. Comunque non è un
programma provocatorio, ho già dato: essendo in par condicio,
non sfioreremo neanche per sbaglio l'argomento politica. Quello
che abbiamo in mente ora è fare servizio pubblico e offrire un
po' di evasione". Insomma un varietà di prima serata di
informazione e intrattenimento che racconta e festeggia le
donne, con ospiti e un cast di primo piano composto da figure
femminili di ogni età e di ogni categoria professionale. Le
opinioni, i collegamenti a sorpresa, i sondaggi, i contributi
degli archivi Rai e un trattamento brillante sono gli
ingredienti. Il titolo, evocativo, è un omaggio al film di
Almodovar o al suo programma La Repubblica delle donne? "Diciamo
che quello fu chiuso in anticipo, ci fu il Covid. Il nuovo
programma nasce dalle ceneri di quella trasmissione, che non
aveva esaurito quello che aveva da dire, ma è anche
amplificato". Nelle vesti di editorialisti ci sranno Francesca
Barra, Edoardo Camurri, Costantino della Gherardesca, Grazia
Sambruna. E le scrittrici Isabella Santacroce, appena tornata in
libreria con un romanzo dopo 5 anni di silenzio, e Melanie
Moore, dai social Marina Valdemoro e Penelope Robin. Poi due
comiche, Francesca Reggiani, per la serie corsi e ricorsi, e
Rosalia Porcaro. Spazio anche a collegamenti con storici
corrispondenti, "perché noi siamo Rai servizio pubblico:
Giovanna Botteri da Parigi, Paolo Pagliara da New York e Marco
Varvello da Londra. E poi tanti altri". Ma Chiambretti la tv la
guarda? "Adesso no, perché ho molto da fare con il mio
programma. Comunque l'intrattenimento no, o poco per non farmi
influenzare. Guardo molto i notiziari, lo sport e gli
approfondimenti. Ora non prendetemi per noioso, faccio tante
altre cose". Tra i programmi che ha fatto, quale preferisce, o
ne rifarebbe altri che ha interrotto? "Rifarei bene quelli che
ho fatto male, sicuramente. Poi certi programmi avrei dovuto
conservarli, ma in un altro modo. Come spiega il postulato di
Lavoisier, nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si
trasforma, ed è quello che mi piacerebbe fare, mentre in tv
spesso tutto si crea e tutto si può distruggere in un niente".
Da Mediaset nuovamente in Rai ma senza rancore, senza un motivo
di discussione. Con Pier Silvio Berlusconi si è lasciato
benissimo, conferma ancora una volta, "è stato gentile, educato,
non ci siamo frequentati personalmente assiduamente, ma devo
dire che mi ha sempre lasciato carta bianca, ci siamo lasciati
con cortesia". Donne sull'orlo di una crisi di nervi è suddiviso
in tre parti: un primo ciclo di cinque puntate, un secondo
blocco di sei in onda da ottobre e infine una terza tranche da
otto appuntamenti. "Se uno vuole fare un bilancio può farlo
anche dopo la prima puntata - osserva - non spetta a me dare
indicazioni, ma si può anche aspettare la fine". Chiambretti
dedica il programma alla madre Felicita, morta nel 2020: "È con
me sempre".
TH/
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