La prima chitarra importante di Vasco Rossi, "quella da cui è
nato tutto", che il Blasco comprò a caro prezzo a un amico e
collega cedendogli parte dei diritti d'autore di un suo disco,
la genesi rocambolesca di Latin Lover, "l'album più coraggioso
di Gianna Nannini", la storia di Terra Mia, il primo disco di
Pino Daniele, "quello che scrisse a 22 anni e in cui c'era già
tutto". E poi tutta la magia delle canzoni di Ivano Fossati,
raccontate dal cantautore più schivo del nostro panorama
musicale. Il 28 novembre torna sui canali 120 e 400 di Sky 33
giri - Italian Masters, la serie di Sky Arte dedicata alle
pietre miliari della discografia italiana e l'apertura è con
Fossati e uno dei suoi dischi più amati, Lindbergh - Lettere da
sopra la pioggia. Il discografico Stefano Senardi lo racconta a
Palermo, in uno dei tanti incontri della due giorni del Festival
di Sky Arte. E il racconto si fa ancora più vivo con Manuel
Agnelli e Rodrigo D'Erasmo degli Afterhours che salgono sul
palco del Teatro Garibaldi per offrire una loro versione di
Canzone popolare, canzone amata e odiata dal suo autore che in
video confessa: "Prestare una canzone alla politica è una cosa
che non consiglio a nessuno. Giovani, non lo fate".
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