Si è aperta e chiusa sulle note di 'Urlando sotto il cielo' la
maratona rock di tre ore con cui Ligabue a Monza ha inaugurato
ieri sera Liga Rock Park: prima annunciato da un organetto
elettrico e quindi gridato a mo' di inno, il classico del
cantautore ha scaldato gli 80 mila radunati in una città dalle
temperature autunnali per la prima data sold out in replica oggi
che segna una ripartenza.
A definirla così prima del concerto è Claudio Maioli,
storico manager del musicista, che ha parlato di un Ligabue
impaziente di tornare sul palco: "Non mi hanno fatto fare
concerti per 370 giorni, vi sembra giusta come pena per un
ragazzo nel pieno dei suoi anni?", ironizza Ligabue con il
pubblico. Ma è una ripartenza anche in previsione del nuovo
disco, il concept-album 'Made in Italy' in uscita il 18 novembre
di cui ieri sera sono stati eseguiti quattro brani. E se il
singolo 'G come Giungla' è collocato all'inizio dei bis, come a
sancire la sua già affermata popolarità, gli inediti 'La vita
facile', 'Ho fatto in tempo ad avere un futuro' e 'Dottoressa'
sono i più attesi: fra riflessioni sulle promesse non mantenute
dalla vita e un senso di disillusione sul presente e sulla
politica che Ligabue cita introducendo i testi delle nuove
canzoni, si svelano influenze pop-rock guidate dal suono dei
fiati.
Alla compagine live guidata dalla chitarra di Federico
Poggipollini si sono uniti infatti per la prima volta la tromba
di Massimo Greco e i sax di Corrado Terzi ed Emiliano Vernizzi:
il loro apporto dà una carica springsteeniana agli inediti e
impreziosisce di assoli canzoni come 'Il sale della Terra' e
'Lettera a G.', chicca rara eseguita solo un'altra volta dal
vivo. Il sax entra anche nel medley di classici rock britannici
e americani che, come nei concerti degli esordi, accompagnano
'Piccola stella senza cielo', mentre tracce per conoscitori come
'I duri hanno due cuori' suonano come un omaggio alla fanbase
più esperta. Pur fra novità e perle rare, lo show non può
rinunciare a una passerella di successi come 'Ho perso le
parole', 'Il giorno dei giorni' o 'Questa è la mia vita' fino a
classici come 'Balliamo sul mondo' e 'Tra palco e realtà' che
chiudono il set prima dei bis.
Nel grande prato al centro dell'Autodromo monzese la
produzione è imponente, e il palco domina con i suoi 850 mq di
schermo e una passerella a T che a più riprese trasporta Ligabue
e i suoi compagni di palco nel centro dell'azione: è in questi
momenti che il contatto empatico di Ligabue con i suoi fan si fa
più forte, in particolare nel set semiacustico aperto da 'Metti
in circolo il tuo amore'. Tra grafiche sul maxischermo e giochi
di luci l'evento è anche un rock show che si tramuterà in film
con riprese sul palco e panoramiche della marea di spettatori
girate da un dirigibile sospeso sopra il parco.
Liga Rock Park sarà trasmesso il 23 novembre dai canali Fox
e Fox Life con un documentario che segue il processo creativo
del nuovo disco, 'Made in Italy': un doppio contenuto che sarà
anche portato al cinema poco prima della messa in onda in un
evento al quale parteciperà stesso Ligabue. E dopo quasi tre ore
di canzoni, mentre i cori di 'Certe notti' e 'Urlando contro il
cielo' continuano a riecheggiare sulle rive del Lambro, la
ripartenza rock di Ligabue si prepara a tornare in scena
stasera.
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