In Montenegro si vota oggi fino
alle 20:00 (stessa ora italiana) per le elezioni presidenziali,
le quarte dalla proclamazione di indipendenza nel 2006. I
candidati in lizza sono sette, compreso il presidente uscente e
leader del Partito democratico dei socialisti (Dps) Milo
Djukanovic, che aspira a un nuovo mandato. Se nessuno dei
candidati otterrà la maggioranza del 50% dei voti espressi, si
terrà un ballottaggio il 2 aprile fra i due candidati più
votati. Stando ai sondaggi della vigilia, difficilmente il nome
del vincitore finale uscirà oggi, ed è molto probabile che si
andrà a un secondo turno fra due settimane, per il quale
favoriti vengono dati Djukanovic e Andrija Mandic, candidato del
Fronte Democratico, un cartello politico filoserbo e in
opposizione all'attuale governo. Decano della politica
montenegrina, Djukanovic è alla guida del Paese ex jugoslavo da
oltre trent'anni, alternandosi nella carica di presidente e in
quella di premier. Gli altri cinque candidati in lizza sono
Aleksa Becic (I Democratici), Goran Danilovic (Montenegro
Unito), Jakov Milatovic (Movimento Europa ora), Draginja
Vuksanovic Stankovic (Partito socialdemocratico), Jovan Jodzir
Radulovic (noto influencer). Gli elettori sono poco più di 540
mila, su una popolazione di appena 620 mila abitanti. A
monitorare le operazioni di voto sono gruppi di osservatori
nazionali e internazionali, compresa una delegazione del
Parlamento europeo guidata dal croato Tonino Picula, relatore
all'Europarlamento sul Montenegro. Il voto odierno si tiene in
una situazione di profonda e persistente instabilità politica e
istituzionale, che dura dalle ultime elezioni parlamentari
dell'agosto del 2020, quando il partito di Djukanovic (Dps) fu
sconfitto per la prima volta in quasi trent'anni di potere
ininterrotto. Da allora si sono succeduti governi deboli e
instabili, incapaci di formare una maggioranza solida in grado
di proseguire il corso di riforme. Cosa questa che ha causato un
forte rallentamento del percorso di integrazione europea del
piccolo Paese balcanico. Indipendente dal 2006, quando con un
referendum si staccò pacificamente da una Unione con la Serbia,
il Montenegro è impegnato da un decennio nel negoziato di
adesione alla Ue, e nel 2017 ha aderito alla Nato, nonostante la
forte opposizione della Russia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA