Dario Nardella ha deciso di sostenere
Bonaccini nella corsa alla segreteria del Pd "perché credo nel
gioco di squadra e nella possibilità di unire le forze per
cambiare tutto il gruppo dirigente dalla A alla Z". Lo dice il
sindaco di Firenze in un'intervista al Corriere della Sera. "Se
metteremo al centro un confronto sui contenuti, costruendo una
base comune di valori, evitando uno scontro di potere
personalistico - sottolinea - non solo potremo scongiurare la
scissione ma volteremo pagina definitivamente rispetto al
passato". Il Pd, "pur avendo perso, parte da una base di più di
5 milioni di elettori e soprattutto da una rete di migliaia di
amministratori nelle città italiane. Se faremo un congresso
vero, di rigenerazione totale, e torneremo tra la gente, potremo
essere nuovamente il primo partito italiano già alle prossime
Europee". Con Elly Schlein "c'è stima reciproca. Il suo discorso
mi è parso comprensibile e moderno, vedremo se oltre a questo
sarà in grado di offrire una vera e propria visione politica per
la sinistra e per l'Italia". Per Nardella "il nuovo segretario e
il nuovo gruppo dirigente devono "essere scelti non in base al
genere ma in base alle capacità e alla credibilità. Detto ciò,
con Stefano stiamo già lavorando a un comitato promotore con
molte donne capaci e giovani". La prima alleanza che dobbiamo
fare "è quella con il partito dell'astensione, puntando a
coinvolgere una gran parte di quei 17 milioni di italiani che
non hanno votato. Dopodiché mi auguro che le opposizioni si
possano unire almeno su singole battaglie concrete, come quella
per la sanità. Trovo infatti scandaloso - conclude - che la
manovra destini a questo settore solo 2 miliardi su 35".
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