Le dimensioni "molto ampie" dei
decreti risultano "difficilmente compatibili con i ridotti tempi
di esame parlamentare imposti dalla scadenza costituzionale dei
provvedimenti d'urgenza". Lo ha detto il presidente della Camera
Lorenzo Fontana incontrando i presidenti di commissione,
sottolineando che tali dimensioni "rischiano di determinarne
un'eccessiva compressione presso la Camera chiamata per seconda
ad esaminare il provvedimento, ove l'iter presso la prima si
prolunghi ben oltre i trenta giorni, come purtroppo la prassi
degli ultimi anni attesta inequivocabilmente".
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