Amnesty International getta la
spugna e annuncia che chiuderà i suoi uffici a Hong Kong a causa
della minaccia posta al personale dalla legge sulla sicurezza
nazionale che Pechino ha imposto sull'ex colonia britannica alla
fine di giugno del 2020.
"Questa decisione, presa a malincuore, è stata guidata dalla
legge sulla sicurezza nazionale di Hong Kong, che ha reso
impossibile alle organizzazioni per i diritti umani nella città
di lavorare liberamente e senza timore di gravi rappresaglie da
parte del governo", ha affermato in una nota Anjhula Mya Singh
Bais, presidente del board di Amnesty.
Amnesty International ha due uffici a Hong Kong, di cui uno
locale dedicato alla situazione dei diritti umani nell'ex
colonia britannica e l'altro regionale che svolge invece le sue
attività di ricerca nell'Asia orientale e sudorientale, e nel
Pacifico. Nella nota, Amnesty ha aggiunto che l'ufficio locale
sarà chiuso il 31 ottobre e che quello regionale sarà spostato
"entro la fine del 2021".
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