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Mafia: Fico, ricordare La Torre e Di Salvo è dovere civico

Mafia

Mafia: Fico, ricordare La Torre e Di Salvo è dovere civico

Ci ha lasciato eredità importante, frutto di passione civile

PALERMO, 30 aprile 2021, 12:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Il 30 aprile 1982 la mafia ammazzava Pio La Torre e Rosario Di Salvo. Ricordare il loro sacrificio è un dovere civico oggi come ogni giorno, ed è per questo che il lavoro portato avanti dal centro studi Pio La Torre è fondamentale. La figura di La Torre occupa un posto di primo piano nella storia della nostra Repubblica. Ci ha lasciato un'eredità importante frutto di un percorso di passione civile e impegno che non possiamo dimenticare". Lo afferma il presidente della Camera, Roberto Fico, in un messaggio al presidente del Centro di studi "Pio La Torre", Vito Lo Monaco, nel giorno del trentanovesimo anniversario del duplice omicidio mafioso.
    "Parlo in particolare - aggiunge il presidente della Camera - della legge che porta il suo nome, approvata pochi mesi dopo il suo omicidio. Con la legge Rognoni La Torre venne introdotto il reato di associazione di tipo mafioso e furono previste misure patrimoniali applicabili alla accumulazione illecita dei capitali. La Torre l'aveva definita una legge per la democrazia, perché consentiva che beni acquistati dalla criminalità tornassero ad essere beni della collettività", sottolinea.
    "Liberare il Paese dalla mafia significa intervenire sulle disuguaglianze, sul lavoro, sulla dispersione scolastica, sulla povertà economica e culturale e significa sostenere persone e attività imprenditoriali prima che la criminalità organizzata sfrutti situazioni di fragilità per insinuarsi dove sono più accentuati fattori di vulnerabilità economica e sociale. Questa esigenza - secondo Fico - è più che mai sentita in un momento come questo, a causa della pandemia".
   

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