(ANSAMed) - BEIRUT, 07 APR - Nel Libano in piena crisi
economica e politica, oggi va di scena un massiccio sciopero dei
trasportatori e autisti di mezzi pubblici come segno di protesta
per l'impennata dei prezzi dei carburanti, per la carenza di
benzina alle stazioni di servizio, per il rincaro dei pezzi di
ricambio e per l'alto costo delle tasse automobilistiche.
Stamani si registrano blocchi stradali da Tripoli, a nord,
a Sidone, a sud, passando per varie zone della capitale Beirut.
Anche se la Federazione nazionale dei trasportatori aveva ieri
smentito di aver aderito alla mobilitazione, la partecipazione
allo sciopero di camionisti e autisti di minivan risulta
massiccia sin dalle prime ore del giorno.
Il Libano vive da un anno e mezzo la sua peggiore crisi
economica degli ultimi 30 anni. Un anno fa il sistema
finanziario libanese dichiarava formalmente il fallimento. In un
anno e mezzo la lira locale ha perso circa il 90% del suo valore
rispetto al dollaro e all'euro.
I prezzi dei beni al consumo, in larga parte importate,
sono alle stelle. E scarseggiano elettricità, benzina,
medicinali. La pandemia, poi, ha aggravato una situazione già
compromessa.
Secondo l'Onu più della metà dei libanesi è oggi sotto la
soglia di povertà e la classe media, un tempo uno dei pilastri
del Libano, sta di fatto scomparendo. (ANSAMed).
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