(ANSA-AFP) - KHARTOUM, 19 GEN - Una relativa calma ricca di
tensione si respira oggi in Sudan nella regione del Darfur dopo
giorni di scontri etnici che hanno provocato almeno 155 vittime,
numerosi feriti e decine di migliaia di sfollati, come hanno
confermato all'Afp Mohamed Saleh, leader della tribù Fallata nel
Darfur meridionale, e Mohamed Abdalla al-Douma, governatore
dello Stato.
La tribù Fallata è stata attaccata ieri da quella Rizeigat
nel villaggio di Sadoun, con un bilancio di almeno 55 morti e 37
feriti. "La situazione oggi è calma nel nostro villaggio del
Darfur meridionale. Non ci sono scontri. Le persone sono
comunque tese, temendo un nuovo scoppio di violenze", ha
affermato Saleh.
Gli scontri di ieri seguono quelli di sabato a El Geneina,
capitale del Darfur occidentale, in cui sono state uccise almeno
cento persone e ferite oltre 130, come ha detto il governatore
dello Stato, Mohamed Abdalla al-Douma.
I combattimenti tra nomadi arabi e l'etnia non araba Massalit
hanno causato circa 50 mila sfollati, come ha riportato
l'organizzazione umanitaria Save the Children.
Le autorità nel Darfur occidentale hanno imposto il
coprifuoco in tutto lo Stato e sono arrivati soldati mandati dal
governo di transizione, cui ormai è demandata la sicurezza della
regione dopo il ritiro della missione di pace congiunta di Onu e
Unione africana. "Non ci sono scontri da domenica, ma ci sono
episodi di saccheggio, specialmente di abitazioni e fattorie di
persone che vivono nel campo di sfollati interni a Keriding", ha
detto al-Douma. "La situazione nello Stato è calma mentre le
forze di sicurezza si sono distribuite all'interno e intorno
alle città di El Geneina e Keriding", ha aggiunto. (ANSA-AFP).
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