Gli osservatori Ue sono liberi di
visitare lo Xinjiang per "capire veramente" la situazione nella
regione nordoccidentale dove la Cina è accusata di abusi contro
la popolazione uigura di fede musulmana. All'indomani della
richiesta di Bruxelles fatta nel summit virtuale Cina-Ue, il
portavoce del ministero degli Esteri di Pechino Wang Wenbin ha
detto che il blocco dei 27 Paesi è "benvenuto" a visitare l'area
"per capire veramente la situazione reale, evitando di fare
affidamento sul sentito dire. L'Ue ha espresso il desiderio di
visitare lo Xinjiang, la Cina ha già accettato ed è disposta a
prendere accordi".
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