Da collaboratore della deputata
Pina Occhionero (Ex Leu e ora a Italia viva ed estranea alle
indagini), l'esponente dei Radicali italiani Antonello Nicosia,
48 anni, di Sciacca (Ag), visitava le carceri e portava
all'esterno i messaggi dei boss. Nicosia è stato arrestato
all'alba, insieme ad altre 4 persone, dai finanzieri del Gico di
Palermo e dai carabinieri del Ros, coordinati dal procuratore
Francesco Lo Voi, dall'aggiunto Paolo Guido e dai sostituti Geri
Ferrara e Francesca Dessì. Gli altri 4 fermati - tutti accusati
di essere vicini al boss latitante Matteo Messina Denaro - sono
Accursio Dimino, Paolo Ciaccio, Luigi Ciaccio e Massimiliano
Mandracchia. Nicosia e Dimino sono accusati di associazione
mafiosa, gli altri di favoreggiamento.
Per i magistrati il collaboratore parlamentare sarebbe
"pienamente inserito nell'associazione mafiosa". Chiedeva al
clan di intervenire per riscuotere crediti, partecipava a summit
con fedelissimi di Messina Denaro che definiva "il nostro primo
ministro".
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