"Se la vita viene violata nel suo
sorgere, ciò che rimane non è più l'accoglienza grata e stupita
del dono, bensì un freddo calcolo di quanto abbiamo e di ciò di
cui possiamo disporre". Così il Papa. "Allora - ha detto al
Movimento per la Vita - anche la vita si riduce a bene di
consumo, da usare e gettare, per noi stessi e per gli altri.
Come è drammatica questa visione, purtroppo diffusa e radicata,
anche presentata come un diritto umano, e quante sofferenze
causa ai più deboli dei nostri fratelli!". Ma se la Giornata per
la vita, che ricorre domani, "mette in luce ogni anno il valore
primario della vita umana e il dovere assoluto di difenderla, a
partire dal suo concepimento fino al suo naturale spegnersi",
"prendersi cura della vita esige che lo si faccia durante tutta
la vita e fino alla fine". Ed "esige anche che si ponga
attenzione alle condizioni di vita: la salute, l'educazione, le
opportunità lavorative, e così via; insomma, tutto ciò che
permette a una persona di vivere in modo dignitoso".
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