Una coppia di donne ha fatto
ricorso contro il Comune di Riccione che respinto la richiesta
di riconoscimento della madre genetica per due gemelli nati nel
2013 a Rimini, grazie a fecondazione eterologa eseguita in un
centro di Barcellona.
Una delle due ha donato gli ovuli che, dopo essere fecondati
in vitro, sono stati impiantati nell'utero dell'altra. Ma
all'anagrafe sono stati registrati solo con il cognome di una,
quella che li ha partoriti, mentre l'altra, che ha fornito il
patrimonio genetico, al momento non figura. Così c'è stata la
richiesta al Comune di riconoscimento di filiazione fuori
matrimonio. Pochi giorni fa è arrivato il no: "Abbiamo solo
applicato la legge e la legge non prevede due madri", spiega il
sindaco Renata Tosi. Di diverso avviso le due donne, assistite
dall'avvocato Katia Buldrini, che ha depositato ricorso al
Tribunale di Rimini, facendo notare che il mancato
riconoscimento dell'altra madre andrebbe a discapito
dell'interesse dei minori.
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