L'Australia chiude le porte a
Chelsea Manning. L'ex talpa di Wikileaks era attesa nel paese
per una serie di discorsi a partire da domenica prossima, ma il
governo australiano le ha negato un visto d'ingresso senza
fornire una spiegazione.
Manning ha scontato sette anni in prigione su una condanna di
35 anni finche' nel 2017 l'allora presidente Barack Obama le
concesse la grazia. Secondo l'immigrazione australiana, i non
cittadini che entrano nel paese devono avere alcuni requisiti e
sono giudicati anche sulla base di un eventuale rischio che
possono rappresentare, tuttavia secondo quanto scrive il New
York Post, in passato e' stato concesso un visto d'ingresso ad
individui con precedenti penali.
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