''Con una politica monetaria meno
accomodante, i paesi altamente indebitati dell'area euro
potrebbero incontrare difficolta' a fare i conti con costi di
finanziamento piu' elevati in assenza di aggiustamenti di
bilancio e di riforme strutturali per migliorare la
produttivita'''. Lo afferma il Fmi nel Regional Economic Outlook
per l'Europa confermando le stime di crescita per l'Italia con
un pil quest'anno dell'1,5% e nel 2019 dell'1,1%. Sempre secondo
il Fmi l'economia in Europa continua a crescere: ''l'area euro
ha sperimentato 19 trimestri consecutivi di crescita, con il pil
nel 2017 che ha raggiunto il +2,3%, in aumento rispetto al +1,8%
del 2016''. Il Fmi stima un pil in aumento del 2,4% nel 2018 e
del 2,0% per il 2019. I rischi alle prospettive economiche
''sono bilanciati nel breve termine ma restano orientati al
ribasso nel medio termine''. Per Fmi La politica monetaria deve
restare ''accomodante fino a che l'inflazione non si assesti in
modo duraturo sul target'' della Bce, aggiunge il Fmi.
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