"Bisogna capire come sia stato
possibile. Non sono valori del sangue compatibili al fumo
passivo di cocaina. Se casuale, con le bambine che hanno
ingerito cocaina, o volontario da parte di genitori la
situazione resta allarmante". Così il procuratore dei Minori di
Brescia Emma Avezzù commenta la positività alla cocaina delle
due bambine, di due anni e di otto mesi, abbandonate in auto una
settimana fa nel Bresciano dal padre che è poi andato a giocare
alle slot machine mentre la madre si prostituiva.
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