I primi 100 giorni di Donald
Trump alla Casa Bianca si sono conclusi come erano iniziati: con
un durissimo scontro tra il presidente e i giornalisti. Il
tycoon - che con uno strappo clamoroso ha disertato la
tradizionale cena dei corrispondenti della Casa Bianca - è
tornato ad accusare i media definendoli 'fabbrica di fake news'.
Irrefrenabile l'entusiasmo della folla di sostenitori riunitasi
ad Harrisburg, in Pennsylvania. Secca la risposta del presidente
dell'associazione dei corrispondenti della Casa Bianca, Jeff
Mason, che aprendo la serata annuale dell'associazione ha
respinto le accuse al mittente: "Siamo qui come sempre per
celebrare la libertà di stampa e il buon giornalismo, non per
celebrare la presidenza". "Come si può vedere - la sua frecciata
ironica - la serata è lo stesso sold out". Poi serio: "Non
siamo fake news, e non siamo il nemico del popolo americano. Un
attacco a noi è un attacco a tutti gli americani".
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