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Acerbi-Juan Jesus: Calcagno, "da condannare ma si è già scusato"

Acerbi-Juan Jesus: Calcagno, "da condannare ma si è già scusato"

Presidente Assocalciatori, "I giocatori sono le vittime"

ROMA, 18 marzo 2024, 10:40

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

"La lotta al razzismo deve essere condotta senza se e senza ma. Sono episodi da condannare. Si tratta di uno dei ragazzi (ndr, Acerbi) più sereni, più buoni e che più si spende per gli altri nel nostro mondo. Non voglio banalizzare l'accaduto, ma dobbiamo stare attenti a non strumentalizzare. Abbiamo maggiori responsabilità, ma dobbiamo ricordarci che i calciatori sono vittime e non certo da compagni di squadra o avversari. I calciatori sono coloro che subiscono di più questi insulti e di certo non dalla nostra categoria".
    Così ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Umberto Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, sull'insulto razzista di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante Inter-Napoli.
    Acerbi si dovrebbe scusare pubblicamente? "Non credo, perché le parole di Juan Jesus sono indicative. Acerbi si è scusato subito e le scuse sono state accettate. Le cose che succedono dentro al campo non devono avere giustificazioni, ma il riconoscimento dell'errore è stato fatto da una persona che tutti riconosciamo essere un punto di riferimento nei comportamenti".
    Prossimo incontro con calciatori? "Lo faremo a breve. Il nostro mondo ha bisogno di una normalizzazione, anche quello che è successo a Immobile ci dice che stiamo superando certi limiti in tutti gli ambiti. Anche lo stress a cui sono sottoposti giocatori, allenatori e arbitri è arrivato ha superato certi limiti C'è bisogno di un po' di serenità, la darebbero calendari un po' meno fitti. Bisogna cercare di non esasperare e di non strumentalizzare certe situazioni".
   

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