"La lotta al razzismo deve essere
condotta senza se e senza ma. Sono episodi da condannare. Si
tratta di uno dei ragazzi (ndr, Acerbi) più sereni, più buoni e
che più si spende per gli altri nel nostro mondo. Non voglio
banalizzare l'accaduto, ma dobbiamo stare attenti a non
strumentalizzare. Abbiamo maggiori responsabilità, ma dobbiamo
ricordarci che i calciatori sono vittime e non certo da compagni
di squadra o avversari. I calciatori sono coloro che subiscono
di più questi insulti e di certo non dalla nostra categoria".
Così ai microfoni di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1 Umberto
Calcagno, presidente dell'Assocalciatori, sull'insulto razzista
di Acerbi nei confronti di Juan Jesus durante Inter-Napoli.
Acerbi si dovrebbe scusare pubblicamente? "Non credo, perché
le parole di Juan Jesus sono indicative. Acerbi si è scusato
subito e le scuse sono state accettate. Le cose che succedono
dentro al campo non devono avere giustificazioni, ma il
riconoscimento dell'errore è stato fatto da una persona che
tutti riconosciamo essere un punto di riferimento nei
comportamenti".
Prossimo incontro con calciatori? "Lo faremo a breve. Il
nostro mondo ha bisogno di una normalizzazione, anche quello che
è successo a Immobile ci dice che stiamo superando certi limiti
in tutti gli ambiti. Anche lo stress a cui sono sottoposti
giocatori, allenatori e arbitri è arrivato ha superato certi
limiti C'è bisogno di un po' di serenità, la darebbero calendari
un po' meno fitti. Bisogna cercare di non esasperare e di non
strumentalizzare certe situazioni".
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