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Europa League: lo Slavia in 10 fa soffrire, ma il Milan vince 4-2

Europa League: lo Slavia in 10 fa soffrire, ma il Milan vince 4-2

I cechi restano in gara nonostante l'inferiorità

MILANO, 08 marzo 2024, 09:27

Stefano Arosio

ANSACheck

Soccer; Europe Legaue: Ac Milan vs Sk Slavia Praha - RIPRODUZIONE RISERVATA

I denti stretti con cui il Milan affronta la prima metà di primo tempo si allargano nel sorriso di chi vede il passaggio del turno più vicino, dopo il 4-2 allo Slavia Praga nell'andata degli ottavi di Europa League. Il tabellino dice che la partita si risolve nell'ultimo quarto d'ora del primo tempo, con addirittura tre gol in 10 minuti dagli sviluppi di tiri dalla bandierina. La biografia del match non può però prescindere dal minuto 26, quando i cechi si ritrovano in inferiorità numerica. È in quel momento che Christian Pulisic - come per l'espulsione di Pellegrini contro la Lazio, che tante polemiche postume aveva poi generato - si trova a immolare la tibia all'intervento del senegalese Diouf, che il proprio debutto in competizioni europee lo interrompe lì per via del rosso diretto.

E dire che lo Slavia aveva fatto vedere le cose migliori, sino a quel momento. Pronti via e i cechi strappano su una palla persa da Reijnders che induce Florenzi dopo 2 minuti a un fallo che - vista la diffida - gli vale giallo e squalifica per il ritorno della prossima settimana. C'è tutto fuorché mancanza di motivazioni nello Slavia, reduce da due derby in una settimana contro lo Sparta. E i reparti larghi agevolano l'iniziativa dei cechi, con Doudera che trova spazio per calciare dal limite e andare vicino al tocco sotto vincente poco dopo. Nessun timore reverenziale nei confronti del Milan, insomma, nonostante i rossoneri all'appuntamento ci fossero arrivati con 6 vittorie nelle precedenti 10 partite interne nelle competizioni continentali.

Per la sfida, Pioli aveva riproposto pressoché il medesimo undici della precedente sfida casalinga di Europa League con il Rennes, con il solo Reijnders in più tra i partenti al posto di Musah. Cechi sfrontati in avvio, ma in inferiorità non possono evitare che anche l'equilibrio del punteggio venga meno: Leao dalla destra lifta un destro sul secondo palo, con Giroud che sbuca dalle spalle di Zima per fare gol di testa. Come altre 7 volte in stagione, sui 14 centri totali. Perché quando "si è girato Giroud", come gli canta la Sud, una volta su due l'ha fatto di testa. Di testa, due minuti più tardi, è anche la respinta di Reijnders a liberare l'area su corner, solo che stavolta Doudera trova un destro al volo su cui Maignan ci arriva senza riuscire a respingerla. E' 1-1.

Stanek va di straordinari su Leao e l'incocciata di Gabbia su tiro dalla bandierina, ma proprio dal carosello di calci d'angolo arriva anche il 2-1 di Reijnders, con un sinistro sul primo palo che rimette il Milan avanti e gli consente di prendere il volo come Loftus-Cheek, quando stacca su cross dalla bandierina e fa 3-1 in chiusura di tempo. Nella ripresa lo Slavia, nonostante l'uomo in meno, prova a riprenderla firmando il 3-2 con il neoentrato Schranz, Pioli prova la carta Jovic con Pulisic, Leao e Giroud in campo, ma la sinfonia non è di quelle sperate e San Siro rumoreggia. Perché è lo Slavia che sembra crederci di più. Ma è Leao a chiuderla: cambio passo e sterzata che sono il miglior gesto tecnico dei 90 minuti, ingresso in area e tocco sotto per Pulisic che chiude i conti. In attesa del ritorno, a una settimana esatta di distanza.

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