"Sono concentrato sul
raggiungimento dell'obiettivo. A volte ci si distrae con la
configurazione degli strumenti: il commissario è uno strumento,
l'obiettivo è il miglioramento delle infrastrutture". È quanto
ha dichiarato il ministro per lo Sport, Andrea Abodi, a
proposito dell'idea di instituire un commissario nazionale per
la realizzazione degli stadi e delle infrastrutture sportive, a
margine dell'evento ComoLake 2023 a Cernobbio. "In questi anni
ci sono state varie versioni della norma che è iniziata con la
legge finanziaria del 2014, approvata nel 2013. Qualcosa si è
mosso, però è evidente a tutti che non siamo riusciti a
migliorare il capitale infrastrutturale partendo da quello degli
stadi, ma il tema riguarda tutte le infrastrutture sportive di
alto livello, così come quelle sociali che si vedono meno ma che
si vivono di più facendo la somma", ha aggiunto Abodi. Per il
ministro, se vi sarà un commissario "potrà essere una delle
possibili soluzioni, uno degli strumenti da attivare, allora si
farà. Il fascino non è quello del commissario, così come il
fascino non è di costituire un fondo immobiliare stadi. Sono
tutte ipotesi che devono essere messe dentro una cornice che
consenta, con o senza europei del 2032, di arrivare un po' prima
a rendere i nostri stadi accoglienti, intelligenti dal punto di
vista tecnologico, sicuri, energeticamente educati, accessibili
per tutte le forme di disabilità. Sembra un progetto ambizioso
ma è quello che hanno fatto tutte le altre nazioni in molte
nazioni del mondo e soprattutto in quasi tutta Europa. Penso che
sia arrivato il tempo".
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