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Serie A, Fiorentina-Lecce 2-2 e Juventus-Bologna 1-1

Serie A, Fiorentina-Lecce 2-2 e Juventus-Bologna 1-1

Vlahovic salva i bianconeri, nuova impresa dei pugliesi

ROMA, 27 agosto 2023, 22:52

Redazione ANSA

ANSACheck

Italian Serie A soccer match Juventus FC vs Bologna FC - RIPRODUZIONE RISERVATA

Italian Serie A soccer match Juventus FC vs Bologna FC - RIPRODUZIONE RISERVATA
Italian Serie A soccer match Juventus FC vs Bologna FC - RIPRODUZIONE RISERVATA

La Juventus si spaventa con il Bologna, il pari arriva soltanto all'80'.

I rossoblu si dimostrano un osso duro e vanno avanti con Ferguson, poi Vlahovic evita la sconfitta all'esordio allo Stadium. C'è il sapore dell'occasione persa tra i bianconeri, anche se Thiago Motta ha meritato ampiamente il punto conquistato sotto la Mole e può recriminare per il rigore non concesso sul contatto Ndoye-Iling. Un cambio forzato e uno per scelta tecnica, per il resto è la stessa Juve vista a Udine. Szczesny è fuori uso a causa di una botta e gioca Perin, a centrocampo c'è Fagioli e non Miretti a completare il reparto con Locatelli e Rabiot. Poi sono solo conferme per Allegri, che ripropone Weah e Cambiaso sulle corsie, il terzetto Danilo-Bremer-Alex Sandro in difesa e il tandem Chiesa-Vlahovic in attacco. Anche Thiago Motta sceglie la linea della continuità nonostante la sconfitta al debutto contro il Milan e cambia soltanto Dominguez con Orsolini, abbassando Moro da trequartista a mediano in coppia con Aebischer. Zirkzee è nuovamente l'unica punta, Ndoye e Ferguson sono i rifinitori insieme al classe 1997 fresco di rinnovo. Il tecnico conferma anche il quartetto arretrato con i terzini Posch e Lykogiannis e i centrali Beukema e Lucumì. La Juve è la stessa della Dacia Arena negli uomini e nello schieramento, non nell'atteggiamento e nella brillantezza: fin dai primi minuti i bianconeri sembrano compassati e prevedibili, lenti nella manovra e nei movimenti senza palla, così i rossoblu fanno la loro partita di ripartenza e contropiede. Moro ci prova da fuori ma non inquadra la porta, Ndoye ha una grande occasione ma calcia addosso a Perin. Il gol è nell'aria e arriva a metà primo tempo: Bremer e Alex Sandro si ostacolano a vicenda e lasciano palla a Zirkzee, l'olandese premia l'inserimento di Ferguson e lo scozzese porta avanti gli ospiti. Dall'altra parte, invece, Skorupski è inoperoso e i bianconeri provano timidamente a protestare per tre episodi in area felsinea, ma Di Bello lascia sempre correre. Così la Juve torna negli spogliatoi sotto di un gol e sommersa dai fischi. Allegri scuote i suoi durante l'intervallo, Vlahovic pareggia subito ma l'arbitro annulla dopo la revisione al Var per un fuorigioco di Rabiot ritenuto attivo. I bianconeri continuano ad attaccare, Skorupski respinge a mano aperta una conclusione di Weah e Fagioli si divora il pari da ottima posizione. Il Bologna ritrova equilibrio con gli ingressi di Corazza, Dominguez e Karlsson, Allegri cerca la svolta al 66' con Iling-Junior e Pogba, accolto da un'ovazione. Sono i rossoblu, però, ad andare vicini al raddoppio: Perin respinge il tiro di Zirkzee, Iling-Junior contrasta Ndoye a pochi metri dalla linea di porta ma per l'arbitro è tutto regolare, con Thiago Motta ammonito per proteste. A 10 minuti dalla fine arriva il pari: Pogba lancia Iling-Junior, cross in mezzo e colpo di testa vincente di Vlahovic. Le mosse di Allegri per provare a vincerla sono McKennie e Yildiz, ma nei sette minuti di recupero è la Juve a rischiare di subire il colpo del ko. Alla fine è un punto a testa, con il Bologna che supera l'esame Stadium e i bianconeri che fanno passi indietro rispetto a Udine. "E' lunga, andiamo avanti" la frase di Vlahovic ai tifosi durante il saluto della squadra alla curva.

Si rivela amaro il debutto stagionale davanti ai propri tifosi per la Fiorentina: in vantaggio per 2-0 nel primo tempo con Nico Gonzalenz e Duncan, la squadra viola si è fatta rimontare nella ripresa da un Lecce che ripete l'impresa di una settimana fa quando, sotto di un gol con la Lazio, seppe in pochi minuti nel finale ribaltare il risultato, conquistando i tre punti. Stavolta i pugliesi ne raccolgono uno ma per come si era messa la gara è pesantissimo: Rafia ha accorciato, il debuttante Krstovic ha pareggiato i conti. Un campanello d'allarme per Italiano e il suo gruppo in vista del playoff di ritorno giovedì prossimo al Franchi contro il Rapid Vienna. Una gara assolutamente da vincere, dopo la sconfitta rimediata all'andata, per accedere ai gironi di Conference League. La Fiorentina si è presentata alla prima in campionato nel suo stadio con alcune novità, su tutte Lucas Beltran terminale d'attacco (esordio da titolare per l'italo/argentino) e prima volta assoluta per Christensen e Parisi. In una formazione cambiata per 6/11 rispetto a giovedì Italiano ha confermato Nico Gonzalez, Milenkovic, Arthur e Bonaventura e rilanciato in difesa Quarta. Meno stravolgimenti per D'Aversa: fatta eccezione per Gallo inserito al posto di Dorgu il tecnico del Lecce ha schierato inizialmente gli stessi che una settimana fa hanno rimontato e battuto nel finale la Lazio, con Strefezza ancora centravanti sostenuto da Almqvist e Banda. Preceduta dalla passerella del pesista Fabbri, argento ai Mondiali di Budapest e grande tifoso della Fiorentina, e dall'omaggio dei giocatori viola al compagno Castrovilli operato di nuovo al ginocchio (foto di gruppo con la sua maglia numero 17), la partita è iniziata con qualche minuto di ritardo per problemi alla tecnologia dello staff arbitrale. Pronti via e la squadra di Italiano è passata subito con Nico Gonzalez, inzuccata vincente su corner di Duncani. Il Lecce ha cercato di reagire con qualche incursione, soprattutto a sinistra con Banda,e ma i viola sfruttando il maggior tasso tecnico sono passati di nuovo al 25', stavolta con Duncan libero di colpire su assist di Arthur innescato dall'applaudito Beltran. Un gol storico, il numero 4000 in Serie A per il club viola: il numero 3000 lo aveva realizzato Luca Toni il 18 settembre 2005. Lo stesso centrocampista ghanese poco prima dell'intervallo è andato vicinissimo al bis personale quando liberato da Gonzalez ha colpito il palo destro a tu per tu con Falcone. La squadra di casa è andata al riposo con un vantaggio meritato, intanto durante l'intervallo sul maxischermo venivano replicati la foto e il messaggio per Kata, la bimba peruviana di 5 anni scomparsa da Firenze da quasi 80 giorni. Un iniziativa promossa dall'Associazione Penelope a cui ha aderito la società di Commisso. A inizio ripresa il Lecce, dimostrando capacità di reazione, ha riaperto il match accorciando con Rafia al primo gol nella massima serie: un gran tiro all'incrocio che ha costretto la Fiorentina, intenzionata a abbassare i ritmi pensando al ritorno con il Rapid, a non abbassare la guardia anche perché i pugliesi continuavano a spingere. Italiano inseriva Brekalo, Nzola e Mandragora per Sottil, Beltran (applaudito) e Arthur, D'Aversa dopo Dorgu e Kaba lanciava Krstovic e miglior debutto l'attaccante montenegrino non poteva sperare: suo il gol del pareggio, dopo appena 4', su assist di Banda. Comprensibile la gioia del Lecce e dei numerosi tifosi al seguito dopo la seconda rimonta di fila. Finale nervoso, Ferreri Caputi assegnava un rigore alla Fiorentina per un presunto tocco di mano in area di Gendrey ma il Var annullava per fuorigioco di Nzola. Dentro pure Infantino e Kouamé i viola provavano a riportarsi in avanti ma la stanchezza, il caldo e un Lecce comunque sempre attento impediva loro di festeggiare la prima vittoria in casa della stagione. E giovedì ci sarà un altro esame, stavolta per la Fiorentina da non fallire.

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