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Calcio: Onana "portiere grazie a un fratello, mio idolo è Neuer"

Calcio: Onana "portiere grazie a un fratello, mio idolo è Neuer"

Il nerazzurro: "Mi piace proteggere. Bel rapporto con Maignan"

ROMA, 11 marzo 2023, 09:25

Redazione ANSA

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"Se non avessi fatto il portiere, sarei stato un poliziotto. Mi piace proteggere". Lo confessa il portiere dell'Inter André Onana, protagonista della prima puntata, disponibile da oggi su Dazn, della nuova stagione di 'Culture', il format che racconta culture e tradizioni dei calciatori di Serie A. "Vengo da una famiglia umile, da un paesino molto povero: non mi sarei mai immaginato di giocare nell'Inter - confessa il camerunese -. Avevo quattro fratelli, il più grande è morto e io sono il più piccolo. Kristian, uno di loro, giocava come portiere. Lo accompagnavo e gli portavo la borsa: così mi sono innamorato del ruolo".
    Onana ha fatto esperienza nel vivaio del Barcellona, dove "ho imparato l'uscita palla: saper decidere la giocata, leggere le situazioni. Negli ultimi 20 anni, quello del portiere è il ruolo che è più cambiato. Quando ero piccolo mi dicevano 'Non giocarla mai in mezzo'. Ora, devi darla dove c'è spazio. Il portiere oggi è uno forte con i piedi, forte nell'uno contro uno, coraggioso, che trasmette sicurezza, che attacca le palle alte. Se lo sei, vivi accanto all'errore. Devi essere forte e non aver paura di sbagliare". All'Inter, il camerunese ha un collega che è il suo opposto, "uno serissimo e tranquillo. Io sono agitato e scherzoso", e giocatori forti anche nel carattere: "Per stare in uno spogliatoio così, per rispondere a Dzeko o Lautaro, ci vuole personalità. Se dobbiamo litigare per vincere sempre, allora litighiamo sempre". Il suo idolo è Manuel Neuer, ma lo hanno reso felice i guanti regalatigli da Gigi Buffon. E il rivale rossonero Maignan? "Con lui ho un bellissimo rapporto. Sono molto felice che ci sia lui a Milano con me. Chi è più forte? Non lo so. Ma nella mia testa forse lo so", conclude Onana
   

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