"Tema ripescaggio mondiale: questo ci
sta rendendo poco credibili. Il calcio ha vincitori e sconfitti
l'Italia è stata eliminata e non sarà in Qatar. Siamo fuori e
diamolo per acquisito, se si vogliono cambiare le norme se ne
riparlerà, ma ora è così. Altrimenti si continuano a dire cose
che mettono tutti, anche a livello internazionale, nelle
condizioni di prenderci in giro". Il n.1 della Figc, Gabriele
Gravina, ribadisce ancora una volta e con forza la posizione
sull'ipotesi sollevata da alcune parti del possibile ripescaggio
degli azzurri. "La ricostruzione ci tira tutti in mezzo - ha
sottolineato Gravina ai microfoni di Sky - dobbiamo essere tutti
insieme concentrati nel riconquistare credibilità.
Un'espressione che va arricchita di alcuni contenuti: non sono
d'accordo che bisogna ripartire da zero, abbiamo lanciato un
programma di lavoro a medio-lungo termine, ma non è facile e ci
sono criticità. La credibilità è legata a una fase molto
delicata, eliminare ciò che ci rende poco credibili. Dobbiamo
essere seri. Dimettersi? La soluzione di legare l'attività
istituzionale a un gol o un rigore è sbagliato: ma cosa poteva
generare un atto di dimissione, l'abbandono a un senso di
responsabilità da parte mia e di Mancini avrebbe generato
effetti positivi o devastanti? Il mio restare non è legato alla
poltrona, sarebbe stato più facile. Mi assumo le mie
responsabilità, ma non offro alibi a soggetti che ritengono di
strumentalizzare una sconfitta sportiva per ragioni di interesse
personale. Non do risposta perché non la meritano. Da un lato
pretendiamo la qualificazione, però poi ci arrivano richieste
per portare gli extracomunitari da due a otto/dieci. Invece di
mettere sotto controllo i costi da 7 mesi il tema è l'indice di
liquidità a 0,5 di cui mi vergogno. La Germania lo ha pari a 1.
Che la Figc deve trovare da sola tutte le soluzioni è sbagliato,
l'interesse comune passa attraverso una metodologia di lavoro ed
è stare insieme e lavorare insieme. Noi abbiamo detto sempre la
verità, veniamo da un risultato straordinario, l'Europeo lo ha
vinto una squadra normale diventata speciale. Serve il supporto
convinto di chi ha il compito di valorizzare il talento
italiano".
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