"Oggi siamo arrivati al punto zero,
da qui dobbiamo ripartire per un calcio pulito e corretto, fatto
di regole e comportamenti per tutti". Lo afferma il presidente
dell'Aia, Marcello Nicchi, nella conferenza stampa indetta al
Viminale dal ministro Matteo Salvini dopo l'aggressione subita
domenica dall'arbitro Riccardo Bernardini al termine di una
partita del campionato di Promozione laziale. "È accaduto un
episodio gravissimo. Il ragazzo ancora non sta bene, è in
ospedale, ma sappiate che non è l'unico. È arrivato il momento
di voltare pagina. C'è una federazione nuova che ha voglia di
cambiare: insieme a tutte le componenti ci adopereremo per
cambiare le cose che non vanno. Non ne posso più, sono anni che
lottiamo. L'Aia non accetta e non accetterà più di mandare al
massacro i nostri ragazzi". Nicchi parla quindi di "violenze
vigliacche che non sono accettabili: me lo chiedono i nostri
ragazzi. Non è possibile che un ragazzo smetta di arbitrare per
questo rischio. Tutti dobbiamo fare la nostra parte".
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