In occasione del Festival della
Dottrina Sociale, in programma a Verona, è andato in scena il
panel "Relazione, accoglienza, passione: lo sport come scuola di
vita". Una tavola rotonda tra grandi atleti italiani di ieri e
di oggi, moderata dal giornalista Valerio Cassetta, in cui sono
intervenuti Alexandrina Mihai, vice-campionessa europea U23 di
marcia, Francesco Moser, icona del ciclismo italiano, e Stefano
Pantano, ex campione di scherma, oggi Legend di Sport e Salute
S.p.A.
"Lo sport come messaggero di valori autentici, quali
l'inclusione, l'integrazione, la socialità, il rispetto delle
regole e dell'avversario, e mezzo per diffondere i sani e
corretti stili di vita", si legge in una nota degli
organizzatori.
"Gli insegnamenti dello sport ti restano per sempre e sono
utilissimi. Ci sono delle regole da rispettare, dentro e fuori
dal campo o dalla pista, se vuoi raggiungere degli obiettivi.
Bisogna saper accettare anche le sconfitte", ha detto Moser,
raccontando del suo saldo rapporto con la fede cristiana.
"Fare sport fa bene, arreca benefici psico-fisici importanti.
Questo vale per tutti, per i più grandi e i più giovani. E poi
lo sport è un portatore di valori universali che abbiamo il
dovere di custodire e tramandare", ha dichiarato Pantano, che
venerdì sera ha partecipato alla cerimonia di illuminazione di
Palazzo Chigi in occasione della Giornata internazionale per
l'eliminazione della violenza contro le donne.
"Dallo sport e dagli sportivi possono partire messaggi forti
e importanti per sensibilizzare l'opinione pubblica e non far
sentire sole le donne", ha sottolineato Mihai, marciatrice,
appassionata di arte e iscritta alla facoltà di psicologia,
convinta che "sport e istruzione siano un binomio vincente e
debbano coesistere".
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