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Nuova sfida Fmsi nell'alpinismo, parte la scalata al Makalù

Nuova sfida Fmsi nell'alpinismo, parte la scalata al Makalù

Casasco: studiamo rapporto mente e muscolo in ambienti estremi

ROMA, 19 aprile 2022, 11:19

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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La bandiera della Fmsi sta partendo per una nuova conquista: il Makalù, la quinta cima più alta del mondo. La Federazione Medico Sportiva Italiana, il cui statuto prevede tra l'altro attività di promozione e attuazione di ricerche scientifiche e applicate nei vari campi della Medicina dello Sport, sosterrà l'impresa degli alpinisti Roberto Manni e Silvio Mondinelli, che proveranno la scalata di una delle vette più temute e complicate della catena dell'Himalaya.
    Dopo l'Everest, il K2, il Lhotse e il Kangchenjunga, il Makalù rappresenta una delle mete più ambite da alpinisti e scalatori: avventurarsi su quella cima è senza dubbio un'impresa, a causa della sua posizione isolata, che la rende particolarmente soggetta ai forti venti himalayani, e per la necessità di superare il maggior dislivello, visto che si parte dai 470 metri da Thumlingtar per arrivare ai 8.463 metri della vetta. Manni e Mondinelli sono due tra i più esperti scalatori italiani e tra i pochi al mondo ad aver raggiunto già diversi 8.000, anche senza l'utilizzo delle bombole d'ossigeno: Mondinelli, detto "Gnaro", già nel 2007 aveva raggiunto tutti i quattordici 8.000 senza l'uso di ossigeno supplementare, compiendo altre sette volte l'ascesa oltre gli 8.000, e oggi tenterà la scalata per la ventiduesima volta. "Per la Federazione Medico Sportiva Italiana - spiega il presidente Maurizio Casasco - è un grande onore brandizzare questa spedizione e studiarne gli aspetti scientifici. La Fmsi ha interesse, infatti, a indagare il rapporto tra mente e muscolo negli ambienti estremi e ha definito uno specifico protocollo di visita medico-sportiva, che prevede l'effettuazione di test fisiologici per il monitoraggio delle capacità condizionali e la valutazione della performance fisica e prestativa negli alpinisti, in collaborazione con l'Istituto di Scienza dello Sport del Coni e l'Istituto di Medicina dello Sport di Sport e Salute". Silvio Mondelli si trova già in Nepal, Roberto Manni lo raggiungerà oggi, 19 aprile. Pochi giorni dopo, inizierà la lunga scalata che li porterà al campo base, per poi tentare la vetta, dopo circa un mese di adattamento fisiologico.
   

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