Finisce con il Torino (2-1) l'imbattibilità casalinga dell'Udinese in campionato: i friulani, che avevano perso solo all'esordio a San Siro con il Milan e venivano da 9 risultati utili, sono domati dai granata, che imbrigliano tutte le fonti di gioco.
I granata ritrovano l'antico spirito battagliero e vincono meritatamente: il loro simbolo è un Pellegri letteralmente rinato che combatte su tutti i palloni fino al 90' e segna pure la rete decisiva. Sottil lascia inizialmente in panchina bomber Beto, ancora in ritardo di condizione, proponendo nell'11 iniziale il granitico Success e il baby Samardzic. Becao, squalificato, viene sostituito ancora da Ebosse, con l'ex capitan Nuytinck ormai nelle retrovie delle rotazioni bianconere. Juric recupera quasi tutti e punta proprio sul giovane Pellegri per sostenere il peso dell'attacco di una formazione che è tutta under 27.
Prima emozione al 10': Success agisce da centroboa (con una fisicità che i granata soffriranno per tutto il primo tempo) e smarca Pereyra, la difesa salva in angolo. Gli ospiti agiscono prevalentemente in contropiede: passano 2' e Miranchuk lascia partire un tiro smanacciato da Silvestri. Sulla respinta, Lukic calcia alto. E' il preludio al vantaggio, questa volta con una stupenda azione manovrata: al 14' Vlasic sguscia via sulla sinistra a un Samardzic troppo molle in fase difensiva, tocca per Miranchuk che, con la coda dell'occhio, vede Ola Aina lasciato solo in area: tocco di sinistro e Torino avanti.
L'Udinese raggiunge il pari al 26', grazie a una follia di Zima che sbaglia il disimpegno laterale: si inserisce Udogie che offre a Deulofeu un assist solo da spingere in rete. La gara è accesa e il Toro due minuti dopo rischia di tornare in vantaggio con Lazaro che sfrutta l'ennesima voragine sulla sinistra: Silvestri respinge. La ripresa parte al piccolo trotto e si deve attendere il 15' per vedere l'ennesima combinazione Deulofeu-Success: il nigeriano smarca lo spagnolo di tacco e Milinkovic Savic si supera con una parata stile hockey frapponendo piedi e corpo alla conclusione da pochi passi. Sottil cambia la linea di centrocampo inserendo assieme Arslan e Lovric e propone l'ormai consueta staffetta tra Success e Beto. Juric risponde con Vojvoda, Linetty e Radonjic.
La mossa si dimostra subito azzeccata: è proprio Radonjic a fornire l'assist per il vantaggio a Pellegri al 24'. L'eterna promessa del calcio italiano brucia sullo scatto Bijol e scarica di prepotenza alle spalle di Silvestri. Sottil prova il tutto per tutto a 10' dalla fine inserendo Nestorovski per Walace e mettendo Deulofeu dietro le due punte. Nei 5' di recupero un'occasione per parte: prima Karamoh, solo davanti a Silvestri, si imbambola e permette il doppio intervento del portiere e di Bijol. A trenta secondi dalla fine è Beto ad avere la palla del pari: staffilata da dentro l'area ma Milinkovic Savic usa tutti i suoi due metri di altezza per lanciarsi e deviare in angolo.
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