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Lo 'scenario orrendo', gravidanze dopo gli stupri di Hamas

Lo 'scenario orrendo', gravidanze dopo gli stupri di Hamas

Anche senza informazioni concrete avviato un consulto di esperti

TEL AVIV, 14 gennaio 2024, 19:42

Redazione ANSA

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I familiari degli ostaggi © ANSA/AFP

I familiari degli ostaggi © ANSA/AFP
I familiari degli ostaggi © ANSA/AFP

Fra i responsabili israeliani della sanità sono in corso consultazioni, ancora di carattere preliminare e discreto, in cui viene affrontato uno ''scenario orrendo'': ossia l'eventualità che donne tenute in ostaggio da Hamas siano state violentate e che al loro ritorno in Israele possano trovarsi in stato di gravidanza, anche avanzata. La notizia è stata diffusa da Maariv, secondo cui in merito non ci sono cifre concrete. Anche se il giornale rileva con toni allarmati che episodi di stupro su israeliane siano avvenuti già il 7 ottobre e che in seguito si siano aggiunte informazioni relative ad altre possibili violenze sessuali patite da donne ancora incluse fra i 136 israeliani tenuti in ostaggio a Gaza.

Ad accrescere le preoccupazioni negli ambienti sanitari si aggiungono le condizioni igieniche degradate di quelle detenzioni, con la possibilità che si sviluppino infezioni pericolose per la salute delle donne-ostaggio. Poi c'è l'aspetto psicologico devastante di una gravidanza dovuta ad uno stupro in quelle circostanze. ''Il cervello non riesce nemmeno a comprendere la situazione di una donna che dovesse cimentarsi con una gravidanza derivante da uno stupro compiuto da un terrorista assassino'', ha affermato la professoressa Tal Biran, del centro medico Meir di Kfa Saba (Tel Aviv). La questione viene discussa ed approfondita da equipe di ginecologi e di psicologi.

Maariv rileva intanto che in Israele gli aborti sono autorizzati da un'apposita commissione fino alla 24esima settimana di gravidanza. In periodi successivi è necessario l'assenso anche di una seconda commissione. Nel caso specifico, secondo Maariv, è presumibile che una donna interessata ad interrompere la gravidanza dopo la prigionia a Gaza sarebbe autorizzata, se non intervenissero però gravi problemi di salute. ''Più i giorni passano più la questione diventa acuta - ha osservato il professore Haggai Levin, responsabile della medicina pubblica in Israele. - Gravidanze del genere possono subire complicazioni a causa dello stress, di ambienti privi di igiene e della mancanza di una assistenza medica. Se fra i prigionieri c'è una donna entrata in gravidanza a seguito di uno stupro - ha concluso - deve essere riportata in Israele con la massima urgenza''.
   

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