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SPECIALE Giro d'Italia. Roglic: 'Giornata fantastica'

SPECIALE Giro d'Italia. Roglic: 'Giornata fantastica'

'Voglio godermi la vittoria'. La classifica finale

ROMA, 20 giugno 2023

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Il presidente Mattarella premia Roglic, il vincitore del Giro © ANSA/AFP

Il presidente Mattarella premia Roglic, il vincitore del Giro © ANSA/AFP
Il presidente Mattarella premia Roglic, il vincitore del Giro © ANSA/AFP

"Abbiamo vissuto una corsa su montagne russe, ma poi sono tornato a respirare. E questo e' un giorno spettacolare": Primoz Roglic, che ha vinto il suo primo Giro d'Italia, sintetizza così i suoi pensieri dopo la vittoria. "Mi godo questa splendida giornata, non riesco a descrivere a parole questi momenti. Mi è piaciuto molto pedalare per le strade di Roma, ma non sono ancora riuscito a rendermi conto di cosa significhi vincere il Giro d'Italia. Ho cercato di contenere le mie emozioni dopo quello che è successo ieri. Roma è una città spettacolare. Ogni vittoria è speciale e sono grato di averla ottenuta. Rimarrà nel mio cuore per sempre". Il suo Giro è lo specchio della sua carriera: proveniente dal salto con gli sci, Primoz Roglic ha alternato, momenti in cui tutto va male a momenti di vittoria, come oggi per le strade di Roma, dove ha vinto il suo primo Giro d'Italia. Crolli e resurrezioni: la carriera di Roglic è questo.

Classe 1989, Roglic è cresciuto in bassa montagna a Kisovec, a un'ora di macchina da Planica, un punto di riferimento per il salto con gli sci. Sarà il suo primo sport e lì si è subito distinto diventando campione del mondo a squadre juniores nel 2007, anno in cui è stato protagonista di una spettacolare caduta. Quattro anni dopo, ha scoperto la gioia di pedalare su una cyclette quando ha iniziato la sua riabilitazione dopo un nuovo infortunio. È una rivelazione. E l'inizio di una seconda carriera che, come la sua prima vita, sarà scandita da un susseguirsi di incidenti dai quali si riprenderà ogni volta. Grande corridore e ottimo scalatore, colleziona due vittorie di tappa al Tour de France, nel 2017 sul mitico Galibier e nel 2018 a Laruns. Nel 2020 abbandona il Delfinato a causa di una caduta mentre indossava la maglia gialla. Ha poi perso il Tour de France, travolto dal connazionale Tadej Pogacar durante una cronometro alla Planche des Belles Filles che ancora lo perseguita. Ma si è subito alzato per vincere la Liegi-Bastogne-Liegi e la Vuelta. L'anno successivo lascia la Parigi-Nizza dopo una doppia caduta, cade ancora al Tour de France. Poi diventa campione olimpico a cronometro a Tokyo prima di vincere il suo terzo Giro di Spagna.

Dopo altri due ritiri, al Tour de France e alla Vuelta, decide di operarsi alla spalla sinistra. Ed eccolo rialzarsi per l'ennesima volta, prima vincendo la Tirreno-Adritico e poi in questo Giro d'Italia, che non è stato comunque rose e fiori. "Sto vivendo grandi emozioni dopo la giornata di ieri - dice nella conferenza stampa - Sono ricordi indelebili. Sono felicissimo, è tutto molto speciale". A chi gli chiede della spinta, ieri sulla salita di Monte Lussari del tifoso che si è rivelato un suo ex compagno di salto con gli sci Roglic confessa: "Non l'avevo nemmeno riconosciuto". Lo sloveno ringrazia i suoi compagni di squadra della Jumbo Visma ("ho apprezzato il loro impegno, abbiamo raggiunto livelli incredibili"). Sul futuro non si sbilancia: "Ora voglio godermi questo successo - dice - Questo Giro è stato difficili, ci sono stati tanti ritiro, anche io non sono stato benissimo, ma ho sfruttato la mia occasione. Thomas? Con Geraint siamo amici, sapevamo che uno dei due doveva soccombere. E' stata una bella sfida che non cambierà il nostro rapporto"

Ordine d'arrivo della 21/a e ultima tappa del Giro d'Italia, Roma-Roma di 126 km:
  1. Mark Cavendish (Gbr/Astana) in 2 ore 48'26"
  2. Alex Kirsch (Ola/Trek Segafredo) s.t.
  3. Filippo Fiorelli (Ita/Green Project) s.t.
  4. Alberto Dainese (Ita/Dsm) s.t.
  5. Alexander Krieger (Ger/Alpecin) s.t.
  
  - Classifica finale del Giro n.106:
  1. Primoz Roglic (Slo/Jumbo Visma) in 85 h 29'02"
  2. Geraint Thomas (Gbr/Ineos) a 14"
  3. Joao Almeida (Por/UAE Emirates) a 1'15"
  4. Damiano Caruso (Ita/Bahrain Victorious) a 4'40"
  5. Thibaut Pinot (Fra/Groupama Fdj) a 5'43"

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