Si arrampicano sopra i lampioni o i cartelli stradali, sbocciano da un chiosco dei telefoni o nei bidoni della spazzatura. Una "flash mob" floreale ha invaso le strade di New York sotto quarantena per il Coronavirus. Nei giorni della pandemia, l'iniziativa del fiorista Lewis Miller sta trasformando in un'esplosione di profumi e colori alcuni degli arredi urbani più umili della Grande Mela. Titolare di un business che annovera tra i suoi clienti Tiffany, Ferragamo, il Met e la New York Public Library, Miller ha visto la normale attività legata a eventi mondani bloccata dal virus: ha pensato quindi di esprimere la sua creatività in progetti di "guerrilla art" nelle strade della Grande Mela. Sono tre anni che il fiorista, soprannominato dal New Yorker il Banksy del mondo botanico, crea elaborate composizioni sui marciapiedi di New York per puro spirito artistico e amore per la città. Stavolta l'omaggio è agli uomini e alle donne sulla linea del fronte nella battaglia contro il coronavirus, in particolare gli operatori della sanità. "Con la città devastata e la gente costretta a stare a casa, in mezzo a una primavera particolarmente fredda e umida, avevamo tutti bisogno di speranza", ha spiegato: "Dedicare l'iniziativa a medici e infermieri e' stato automatico mentre tutti noi siamo sequestrati in casa". Per l'ultimo omaggio di un bouquet extralarge, Miller ha scelto il New York-Presbyterian Hospital facendo arrampicare fiori in mille sfumature di rosa su un lampione davanti all'ospedale: la foto postata su Instagram ha raccolto oltre 17 mila "like". Come per gli altri "flower flash" Miller non aveva chiesto autorizzazioni e dopo mezz'ora la security dell'ospedale ha chiesto di smontare l'installazione subito trasferita in vasi: un regalo inatteso per medici e infermieri che passavano davanti.
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