Fare della Corsica una "destinazione di fiducia", al riparo dal rischio contagio da Covid-19: è l'obiettivo di Gilles Simeoni, il presidente del consiglio esecutivo dell'isola francese bagnata dalle acque del Mediterraneo, che intende introdurre una sorta di passaporto anti-virus - uno specifico "green pass" - che verrà rilasciato solo a chi che risulterà negativo ai test.
Una disposizione ovviamente applicabile solo ai non-residenti e che il governatore intende rendere esecutiva dal 23 giugno, quando si sarà conclusa la vasta campagna di monitoraggio della popolazione locale promessa dal governo di Parigi. "Le settimane che ci separano dalla data del 23 giugno saranno consacrate all'attuazione di questo dispositivo sul piano medico, tecnico, giuridico e finanziario", per ottenere, in particolare, "dei test PCD Covid-19 rapidi e affidabili" nonché un'apposita applicazione per lo smartphone, spiega Simeoni precisando che il provvedimento riguarderà, una volta adottato in via definitiva, "tutte le persone esterne alla popolazione residente: corsi della diaspora e altri turisti".
L'accesso condizionato alla cosiddetta Ile-de-Beauté garantirebbe, secondo i responsabili locali, una limitazione del rischio contagio, in modo da proporre "un'offerta turistica credibile, attrattiva e sicura sul piano sanitario". Dall'11 maggio al 23 giugno verrà invece realizzata una vasta campagna di monitoraggio "di massa" della popolazione residente con una media di circa 3.500 test settimanali sui 7.000 promessi al livello nazionale.
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