"Chiunque lavori con amore soffre": è stata questa la frase usata dalla presidente di una Ong di clown per definire il distanziamento sociale, causato dalla pandemia da coronavirus, che ha portato a sospendere le visite in ospedale. Ciò nonostante, per continuare ad aiutare i pazienti, l'organizzazione ha deciso di produrre mascherine di protezione da donare. Una maniera - ha spiegato Maria José da Silva Macedo al portale di notizie G1 - per dimostrare che la gioia del clown non si esaurisce quando lascia il palco.
L'Ong che presiede, la Compagnia 'Angeli dell'Allegria' di Sorocaba, nell'entroterra di San Paolo, ha 130 volontari, tra cui pagliacci, attori, narratori e oratori.
"Facciamo visite settimanali, dal lunedì al lunedì, negli ospedali. Dal momento in cui le visite sono state proibite, ho preso l'iniziativa di fermarmi per preservare la salute anche dei nostri volontari. Abbiamo intanto raccolto denaro tra i volontari stessi, tutti assidui, impegnati", ha aggiunto la donna.
La presidente del gruppo di clown ha reso noto di essersi vista costretta a dare "ferie collettive" a tutti. "Ma quando si abbraccia con amore, si fa il proprio lavoro con amore, è molto triste mollare", ha continuato Maria.
Tre volontari del progetto hanno intanto pubblicato un video in cui si mostrano intenti a cucire e confezionare le mascherine, senza però rinunciare a usare il naso da clown.
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