Anche il Brasile sta facendo i conti con il rigore delle forze dell'ordine nell'applicare le nuove norme di prevenzione dal coronavirus: la moglie del deputato Luiz Lima, ex atleta della nazionale brasiliana di nuoto, è stata arrestata perché stava nuotando, insieme alla figlia 14enne, nel mare di Copacabana, a Rio de Janeiro. La polizia militare ha riferito al telegiornale RJ1 che la donna avrebbe violato il decreto statale che limita l'accesso alla spiaggia.
Secondo Lima, parlamentare del Partito socialista-liberale (Psl), con la moglie e la figlia sono stati condotti in commissariato anche l'allenatrice di nuovo del club sportivo carioca Fluminense, Ana Silva, e il figlio di quest'ultima, anche lui minorenne. "Due donne e due bambini, atleti della nazionale di nuoto e della squadra di nuoto Fluminense infantili, stavano nuotando a Copacabana. La polizia ha aspettato che raggiungessero la sabbia e li ha semplicemente arrestati. Secondo voi è normale vedere la propria moglie dentro una volante perché stava nuotando con la figlia, senza disturbare nessuno, mentre il lungomare era pieno di gente?", ha chiesto Lima in un video pubblicato sui social. Da parte sua, gli agenti che hanno eseguito l'arresto hanno riferito di aver prima chiesto al gruppo di abbandonare la spiaggia e che, di fronte al loro rifiuto, tutti sono stati portati alla 13matazione di polizia per aver violato un provvedimento sanitario.
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